LUCCA LIVE – Intervista al giornalista Giacomo Bernardi

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Giacomo Bernardi è di Lucca, ed è un giovane e brillante giornalista, scrittore. Nel 2018 è uscito il suo primo libro “Lucio Battisti. Che cos’è il genio?”, ed è stato subito un successo. Da qualche anno ricopre con merito l’incarico di addetto stampa della Lucchese 1905.

Un tuo pensiero su questo triste periodo, la vita al tempo del Coronavirus? Periodo di riflessioni e pensieri, sicuramente. I recenti fatti possono davvero farci riflettere sull’immenso valore delle piccole cose, della quotidianità, degli affetti e delle persone care. Quando di mezzo c’è la salute le misure di cautela non sono mai troppe: ognuno deve fare la sua parte, con la consapevolezza dello stato di emergenza in essere. Non dobbiamo sentirci “bloccati a casa”, ma piuttosto “al sicuro in casa”. Tutto ciò sarà fonte di stimolo, una volta terminato questo drammatico periodo, per ricominciare la propria vita, con nuove idee e nuovi progetti, apprezzando anche tutto quello che prima ci sembrava “noiosa routine”.

In questo periodo da #iorestoacasa come è andato avanti il tuo lavoro e come hai utilizzato il tempo? La comunicazione non si è fermata, anzi. Troppo spesso è andata perfino più veloce dei fatti. Il vasto mondo dell’informazione gioca un fondamentale ruolo in momenti di emergenza come questo ed è compito di ogni giornalista, da chi scrive sulle prime pagine delle principali testate nazionali a chi veste il ruolo di collaboratore in un quotidiano online di provincia, scrivere con senno, consapevolezza ed etica. Informare, senza impaurire eccessivamente. I numeri sono già un sufficiente mezzo di allarme, non serve cadere nel terrorismo mediatico. Per quanto mi riguarda, ho cercato di informarmi prima e di informare poi, mantenendo toni pacati e attenendomi alle fonti ufficiali. Mi sono aggiornato sulle nuove ed infinite frontiere della comunicazione digitale e ne ho approfittato per riprendere in mano un vecchio libro che da troppo tempo avevo nel cassetto.”

A proposito, nel 2018 è uscito il tuo libro “Lucio Battisti. Che cos’è il genio?”. Quando nasce la tua passione per questo grande mito della musica italiana e come nasce l’idea di dedicargli un libro? Battisti fa parte della mia vita fin da quando ero bambino. Ogni sua canzone per me è legata ad un ricordo, ad un momento della vita, bello o brutto che sia. Scrivo ogni giorno di musica per diversi giornali e sono un grande appassionato delle sette note a tinte tricolore, ma Lucio Battisti per me resta sempre un gradino sopra tutti gli altri. Vuoi per i misteri che avvolgono il personaggio, vuoi per l’innovazione musicale e l’impatto devastante che ha avuto sulle nuove sonorità, vuoi per quella voce così italiana o vuoi, soprattutto, perché in fondo mi è sempre sembrato che le sue canzoni parlassero un po’ anche di me. E’ stato naturale che il mio primo libro parlasse di lui.”

Un lavoro di notevole successo, di cui si continua a parlare. Per chi volesse aquistare il tuo libro online, su quali canali lo si può fare? Ad un anno e mezzo dall’uscita sul mercato continua a darmi grandi soddisfazioni. Ho potuto toccare con mano l’interesse e l’entusiasmo che ancora oggi il nome di Lucio Battisti suscita negli italiani, di ogni generazione ed età. Quando i miei coetanei ed i giovanissimi poi, mi chiedono qualcosa al riguardo o sfogliano il mio libro con vero interesse, la soddisfazione è doppia. Battisti non ha età e non ha tempo. Il libro è disponibile sui maggiori store digitali italiani: per tempi di consegna più brevi è consigliabile acquistarlo su Amazon o IBS.”

E del libro che hai ripreso in mano in questi giorni? Cosa puoi dirci? Ancora poco. Non per fare il misterioso, ma perché ne so poco anche io. E’ una storia d’amore e amicizia. Mi è uscita quasi di getto tempo fa, in un momento molto particolare della mia vita. Al momento è una semplice bozza, che però suscita in me grandi emozioni. Dovrò aggiustarla, modificarla e donarle un sano filo logico. Per avere un prodotto editoriale pronto e confezionato credo che dovremo aspettare qualche mese, ma non c’è fretta. Non c’è mai stata.”

Il Covid-19 ha fermato anche il mondo dello sport e del calcio. Noi siamo rimasti con la Lucchese prima in classifica, ma secondo te come andrà a finire? Riusciremo a vedere questa stagione concludersi? La stagione dei rossoneri stava vivendo un momento davvero esaltante ed entusiasmante, grazie al prezioso lavoro del nuovo staff tecnico e della nuova società, in cui ho subito intravisto grande passione e competenza. I tifosi, gli addetti ai lavori e la città di nuovo uniti da un grande sogno comune e da un profondo amore per questi colori. Ma la salute viene prima di tutto ed adesso eliminare la diffusione del contagio è la priorità assoluta. Solo quando la scienza dirà che ci sono i presupposti per ripartire potremo tutti pensare anche al calcio. Ho molto apprezzato, proprio al riguardo, le campagne dei tifosi rossoneri con raccolte fondi per acquistare mascherine e materiale sanitario. Si sono dimostrati, come sempre, #piùfortiditutto.”